La prima delle “GIUSEPPE LOCATI LECTURES”
Data – 16 ottobre 2025
Orario – 18.00
Luogo – Le Village by Crédit Agricole, Milano – On line in diretta zoom – Iscrizione gratuita obbligatoria.
Tema
Interdisciplinarità e unità del sapere: la dimensione umanistica della ricerca scientifica
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Relatore: Prof. Giuseppe Tanzella-Nitti
Correlatore e Discussant: Prof. Francesco Valagussa
Critico d’arte – Luigi Marsiglia
Testimonianza – Dott. Giacomo Maria Arrigo
Moderatrice – Dott.ssa Milena Provenzi
Programma
18.00 Il critico – Il critico d’arte Luigi Marsiglia introdurrà la tematica ispirata dai pensieri e dalle opere di Giuseppe Locati.
18.15 Il relatore – Il Prof. Giuseppe Tanzella-Nitti, teologo e direttore della SISRI (Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare) presenterà la lecture.
19.00 Il discussant – Il Prof. Francesco Valagussa, vincitore della prima edizione del Premio Locati (2010) e oggi docente di Filosofia Teoretica all’Università Vita-Salute San Raffaele farà il suo intervento ed esporrà la sua esperienza.
19.15 Testimonianza – Dott. Giacomo Maria Arrigo, filosofo Università san Raffaele di Milano e ricercatore Scuola SISRI, esporrà la sua testimonianza come studioso interdisciplinare.
19.30 Il vincitore – Il premio sarà consegnato dal prof. Luca Bertazzini, in memoria della premiazione del primo premio Locati del 2010, fatta dal padre Prof. Pier Franco Bertazzini.
Chiusura – Brindisi e momento di confronto
L’interdisciplinarità delle scienze e l’unità del sapere nel pensiero di Giuseppe Locati
Nel pensiero di Giuseppe Locati, l’interdisciplinarità non è una semplice metodologia, ma una necessità profonda per comprendere la realtà in tutta la sua complessità. La sua opera – che unisce filosofia, arte, scienza e spiritualità – nasce proprio dall’esigenza di superare i confini tra le discipline e costruire una visione unitaria del sapere.
Locati ha sempre rigettato una concezione frammentaria della conoscenza, sostenendo che solo un approccio integrato, capace di far dialogare la cultura umanistica con quella scientifica, può cogliere i significati più profondi dell’esistenza. Nei suoi scritti, parla esplicitamente della necessità di una “ragione aperta“, capace di opporsi al riduzionismo e di abbracciare la complessità del reale.
Nella sua produzione artistica e teorica, l’interdisciplinarità si manifesta nell’incontro tra la riflessione filosofica e la forma visiva, tra logica matematica e intuizione estetica. Le sue sculture e le sue tele non sono mai solo opere formali, ma vere e proprie “grafie del pensiero”, visualizzazioni di un’elaborazione che si muove tra astrazione e concretezza, tra simbolo e concetto.
Locati parla di “filoscienza”, un neologismo da lui coniato per esprimere l’impossibilità di separare la ricerca scientifica dalla riflessione filosofica. La realtà, secondo lui, è un’unità poliedrica: materia e spirito, percezione sensibile e linguaggio, analisi razionale e meditazione interiore convivono come aspetti di un’unica verità in divenire.
Ed è questo lo spirito con cui presentiamo il progetto delle “Giuseppe Locati Lectures”. Un dialogo culturale di confronto a partire dalle università ma aperto a tutti, a chiunque voglia approfondire e confrontarsi su queste tematiche.
Il suo pensiero si fonda sull’idea che le parole, le immagini e i numeri siano strumenti imperfetti, ma indispensabili, per avvicinarsi alla verità. La conoscenza è dunque sempre un processo relazionale, mai concluso, che richiede apertura, precisione e consapevolezza dei propri limiti. In questo senso, Locati propone un nuovo modo di pensare, in cui ogni disciplina non è fine a sé stessa, ma parte di un percorso condiviso verso la comprensione del mondo.
Il suo esempio ci ricorda che l’unità del sapere non è un’utopia astratta, ma un’esigenza concreta, attuale e attuabile, da perseguire con rigore, immaginazione e spirito critico.
Ed è questo lo spirito con cui presentiamo il progetto delle “Giuseppe Locati Lectures”.
